lunedì 21 marzo 2011

Architettura mediterranea

Mediterraneo luogo di richiamo costante, centro di attrazione di artisti, studiosi, viaggiatori. Giostra di mare e terre, scenario di ricche civiltà, vissuto di incontri, scambi, conflitti. Unità geografica eppure coacervo di culture, di religioni, di razze. Commistione di identità, sovrapposizione di strutture, intrico di interessi.
L'architettura del Mediterraneo esprime i caratteri di una costruzione collettiva protrattasi nel tempo per stratificazioni successive e modificatasi in risposta al variare delle condizioni sociali, economiche e culturali delle diverse aree geografiche. Oggi l'architettura mediterranea, al di là di consumati e stereotipati caratteri stilistici, costituisce ancora un insegnamento profondo di metodo e di rigore costruttivo. Aspetti questi, capaci, di opporre all'attuale degrado architettonico e ambientale e al consumo di territorio, le condizioni di una necessità costruttiva che scaturisce da una responsabile attenzione alle condizioni ambientali. Poche architetture come quella del mediterraneo sono state capaci nel tempo di produrre soluzioni, esemplari, la cui universalità è testimoniata dall'enorme influenza che hanno esercitato nel tempo. L'architettura del mediterraneo che tutti conosciamo è insieme l'architettura semplice di volumi e superfici, di luci e ombre, che grande peso ha avuto nella nascita dell'architettura moderna. E' allo stesso tempo organica e razionale: architettura in armonia con la natura, ma anche sapienza costruttiva e chiarezza delle soluzioni distributive, è locale e globale: un luogo fisico, una topografia, un clima, una cultura e un'architettura che corrisponde come a nessun altra a queste condizioni; m anche un'idea che fin dalle origini ha viaggiato attraverso i racconti di viaggiatori, eruditi, architetti, dando origine ad altre architetture in ogni parte del mondo.

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